L'attrice è in tournée con "Signori... Le paté de la Maison" che fa tappa a Recanati, Pesaro e Fermo. Con lei Maurizio Micheli (anche regista) e Pino Quartullo.
Una lunga tournée marchigiana di Signori, le paté de la maison! con Sabrina Ferilli, Maurizio Micheli, che firma anche la regia, e Pino Quartullo prende il via l’8 marzo al Teatro Persiani di Recanati dove lo spettacolo sarà in scena anche il giorno seguente (entrambe le rappresentazioni con inizio alle ore 21) prima di raggiungere il Teatro Rossini di Pesaro da giovedì 10 a domenica 13 marzo (inizio giorni feriali ore 21, domenica ore 17) e il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno martedì 15 e mercoledì 16 marzo (inizio ore 20.30).
Lo spettacolo è una commedia brillante, a tratti grottesca, dai risvolti amari nella quale non mancano sorprese e scherzi che riveleranno realtà inaspettate e imbarazzanti, tratta da Le prenom (Cena tra amici), celebre film francese che tanto successo ha avuto anche il Italia.
“Una cena in famiglia con il marito, l'amico del cuore e i cognati nel calore delle mura domestiche, il profumo del cibo – scrive Maurizio Micheli nelle note di regia - che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l'annuncio di un imminente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia e il piacere di stare insieme, di dirsi tante cose non dette e forse tenute dentro per anni, cosa c'è di più bello? Il migliore dei ristoranti non potrebbe mai regalare la stessa atmosfera, ma si sa, nella famiglia si nasconde tutto il bene e tutto il male possibile come del resto nella società degli uomini.
Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico può rivelare realtà inaspettate ed imbarazzanti e allora anche la più gustosa delle pietanze come il paté che dà il nome al titolo può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, anzi un "pasticciaccio", la padrona di casa pentirsi di aver passato tante ore ai fornelli e magari dare sfogo a rabbie e frustrazioni per troppi anni represse. Ma ormai tutto è pronto, ci si può, anzi ci si deve mettere a tavola. I protagonisti sono condotti nella corso della pièce alla consapevolezza che, finita la cena, niente sarà più come prima. Insomma un "gruppo di famiglia in un interno", anzi l'interno di un gruppo di famiglia. Signore e signori... lo spettacolo è servito!”